Spiegatemi come funzionano le categorie. Nasci femmina e ti si apre un mondo: cresci amica, diventi fidanzata, collega, moglie e mamma.
“E”, non “O”.
A me piace essere amica, collega, moglie e mamma. Tutto insieme però. A quanto pare non è così scontato.
Ho amiche che furono, di quelle che con il matrimonio sono quasi diventate delle “ex”, che si sono impegnate a far crescere le zucchine nell’orto ma che che si sono dimenticate di innaffiare le vecchie compagne di avventura. Che danno una pacchetta sulla spalla ai tuoi figli perchè così si fa, ma che si dimenticano del loro compleanno. Che ti chiamano per parlarti degli sviluppi del loro orticello ma non ricordano che tu hai passato uno dei periodi più difficili della tua vita dal quale ne sei uscita a testa alta con le tue sole forze.
E poi un giorno… SBAM! Non sono più ex, non sono più mogli, tornano un po’ più amiche e… avviene la metamorfosi! La vita cambia come se avessero indossato un nuovo abito dai superpoteri: LA MAMMA, sconosciuta creatura mitologica.
Indagini sui bisogni infantili che nemmeno uno scienziato. Pomeriggi davanti a un caffè disquisendo sul colore e sulla consistenza dei bisognini dei propri bebè contenuti in quella costosissima marca di pannolini che sponsorizzano meglio di un supermercato. E l’allattamento, quello che a nessuno è mai venuto tanto bene perchè al mondo non c’è mamma più determinata. Poi i viaggi, organizzati meglio di un militare, in località improponibili ma a misura di bambino, quei posti dove sogni di tornare al lavoro perchè seduta alla tua scrivania sì che ti riposi, altro che bruco, giostre e ombrelloni incastrati a mo’ di tetris.
Il marito? Quello ha già chiesto il divorzio.
L’amica? A casa, con un piccolo in braccio e in mano un iPhone: sorride ripensando a quando si poteva essere tutto insieme – amica, moglie, mamma e collega – e con il pollice prensile scrive di queste meravigliose sfumature di vita.