Parliamo di mariti, o martiri, che scritto suona più o meno uguale. Sì perché loro hanno vite frenetiche: un lavoro impegnativo, pubbliche relazioni da coltivare, clienti da gestire, amici da supportare, hobby da non tralasciare. E così tornano a casa distrutti, ma carichi quanto basta per raccontarti com’è andata l’intera giornata trascorsa tra pranzi di lavoro, telefonate urgenti e clienti esigenti. E tu? Tu non hai fatto altro che lavare, stirare, spazzare, cucinare, cambiare pannolini, preparare pappe, cambiare pannolini, fare la spesa e ancora cambiare pannolini. Eppure di fronte ai racconti di tuo marito tutte queste sembrano attività poco rilevanti, e allora ascolti, ascolti e ascolti. Fino a quando… “Amore, chessimangia?”. Pasta, ho avuto giusto il tempo di riempire la pentola dell’acqua con una mano mentre con l’altra cercavo di evitare che 5 chili di neonata ci finissero dentro. E poi ho trovato del sugo, che ho magicamente messo a scaldare senza tanti complimenti. E lui: “Ah, pasta col sugo. Cioè, sugo di pomodoro e basta…”.
Ecco allora che tutta l’energia rimasta si sprigiona in un solo momento: è lei, in tutto il suo splendore, è la forza delle mamme! E’ quell’impeto che, se non ti sposti al volo, ti fa finire nella padella insieme al sugo di pomodoro, quello di pomodoro e basta!